Cominciare a praticare un’agricoltura naturale oltre l’agricoltura biologica

Agricoltura naturale, oltre l’agricoltura biologica

Qui si illustra un’ agricoltura naturale, quindi non solo un’agricoltura biologica, intesa come un’agricoltura praticata senza prodotti di sintesi, ma anche un’agricoltura che, sfruttando particolari pratiche agronomiche rispetta l’ambiente, fornisce prodotti sani e vitali perchè coltivati in modo etico e responsabile oltre che con amore per la terra e le specie vegetali.

A differenza della pratica di un’ agricoltura biologica, che segue normative ben specifiche e l’impiego di prodotti perlopiù acquistati, noi cercheremo di praticare un’agricoltura che si fonda sull’esperienza delle generazioni passate ed usando pochissimi prodotti ottenuti unicamente da piante o sostanze reperibili all’interno del nostro appezzamento di terreno. La necessità di trasformare ogni piccolo o grande pezzo di terreno incolto in una risorsa in grado di nutrire il pianeta con sua popolazione crescente rappresenta la sfida che molti di noi, specialmente i più responsabili ed altruisti si sentiranno chiamati a compiere nei prossimi anni.

Anche lo svincolarsi dalla chimica sarà quindi un processo inevitabile, se vorremo mantenere gli equilibri di un sistema nel quale le risorse sono limitate e l’inquinamento dovrà essere ridotto al minimo. La caratteristica di questo tipo di agricoltura è infatti quello di considerare l’appezzamento di terreno come un organismo a se stante, praticamente autosufficiente e quindi con l’apporto di sostanze dall’esterno nullo o estremamente limitato.

agricoltura biologica

 

I requisiti che vengono richiesti all’agricoltore “naturale”, oltre che l’amore per la terra e la natura sono: una buona forma fisica, cultura specifica, capacità organizzativa, e una totale dedizione alla sua azienda, anche se si trattasse di condurre un’agricoltura di sussistenza

Nell’agricoltura in genere, ma soprattutto in quella praticata con metodi naturali e in piccole realtà, l’azienda si fonde con la casa e la famiglia. Chi ha la fortuna di praticare questa attività impiegando tutto se stesso, tutto il suo tempo, amando quello che fa e riuscendo a ricavarne un reddito sufficiente per se e la sua famiglia sarà un uomo ricco; come disse Confucio: “chi fa un lavoro che ama non lavorerà mai, nemmeno un giorno della sua vita”.

Lo scopo di un’agricoltura naturale, che vada oltre l’agricoltura biologica  è quello di rispettare ogni forma di vita; quindi l’uomo, sia come consumatore o coltivatore, ma anche gli animali, le piante, e persino gli esseri microscopici che popolano la terra.

E’ infatti scopo di questa pratica quello di migliorare costantemente il terreno invece di impoverirlo ed inquinarlo.

L’agricoltura effettuata con tecniche  “naturali” in Italia è già ampiamente praticata ed in continua espansione. Indubbi sono i vantaggi percepiti non solo per la salute dai consumatori ma anche quelli sull’ambiente, che non possono passare inosservati dal momento in cui si prende coscienza del fatto che il nostro attuale livello di sviluppo non sia più sostenibile.

L’agricoltura naturale conviene?

Molti giovani tendono a chiedersi se l’agricoltura condotta con metodi naturali convenga; nemmeno la crisi economica degli ultimi anni ha infatti frenato la richiesta di prodotti sani, non trattati chimicamente; non tutte le aziende agricole hanno però convenienza ad applicare questi metodi di coltivazione.

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Il timore degli agricoltori tradizionali è che cominciando a praticare un’ agricoltura naturale, quindi andando addirittura oltre l’agricoltura biologica si perda una grande quantità del raccolto e che la qualità diminuisca inoltre notevolmente.

Timori ampiamente giustificati, considerando che un suolo trattato con metodi “naturali” fornisce alle colture solo il nutrimento del quale hanno bisogno, senza forzarne i ritmi di crescita che risultano quindi più lenti. Le colture che sono poi obbligate a combattere contro i parassiti o la malattie fungine senza aiuto dalla chimica, riportano inoltre sui frutti o le foglie i segni della lotta che conferisce ai prodotti un aspetto meno invitante.

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L’aspetto positivo è dato dal fatto che frutta o verdura con dimensioni più contenute e qualche difetto estetico se provenienti da metodi di coltivazioni naturali dovrebbero essere maggiormente apprezzati da un consumatore informato che ne apprezzi l’alto valore nutritivo e la salubrità.

Evitare l’uso di prodotti chimici riduce inoltre notevolmente la spesa per l’acquisto degli stessi, costringendo però l’agricoltore “naturale” a dedicare tempo per prepararsi da solo i preparati, se non reperibili in commercio e ad effettuare la lotta ai parassiti e alle malattie con tecniche naturali.

Un altro grande vantaggio di un’agricoltura naturale può consistere nel contenimento delle spese di trasporto e della conservazione, che incideranno meno sul prezzo al consumatore finale, essendo questa agricoltura finalizzata al consumo di prodotti di stagione e a “chilometri zero”.

Un aspetto molto importante è quindi valutare innanzitutto la vocazione naturale del suolo sul quale si vuole coltivare, le dimensioni dell’azienda che si vuole costruire che, solitamente è di piccole dimensioni e a conduzione familiare e il mercato che dovrà assorbire il prodotto valutandolo adeguatamente.

La convenienza nell’applicare alla propria azienda agricola un genere di coltivazione naturale è anche quella di poterla un giorno trasformare in agriturismo, ottenendo ulteriore valore aggiunto da una scelta coraggiosa ma che col tempo può dare grandi soddisfazioni…chi dormirebbe in un agriturismo dove alla mattina, quando ti affacci alla finestra, invece di assaporare i profumi della natura vieni inondato dalla puzza dei pesticidi?

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Come cominciare un’ agricoltura naturale

Iniziare a praticare un’attività agricola ed in particolare cominciare un’agricoltura naturale  da zero o magari riconvertendosi da un tipo di agricoltura biologica non è facile, infatti dove pochi sanno insegnarti le giuste tecniche.

Consiglierei a chi volesse cominciare questo tipo di attività di trovare un piccolo appezzamento di terreno e di iniziare a coltivarlo (magari solo affittandolo se non si hanno i mezzi per acquistarlo) per vedere se si è portati per questo lavoro. Se si ha un altro lavoro io non lo lascerei durante i primissimi tempi, durante i quali l’azienda non avviata non può produrre praticamente reddito. Questo comporta naturalmente il fatto che alla coltivazione sarà necessario dedicare tutto il tempo libero: la sera quando si torna dal lavoro, i sabati, le domeniche e i giorni di festa. Bisogna pertanto che l’appezzamento di terra non sia troppo distante dal luogo dove viviamo o lavoriamo.

L’agricoltura, specie cominciare un’agricoltura naturale non è solamente un lavoro. È una scelta di vita, è bene tenerlo in considerazione fin da subito per non subire in seguito cocenti delusioni o grandi perdite di denaro. In questo sito cercherò comunque di fornire validi strumenti per dedicarsi anche solo alla coltivazione di un piccolo orto casalingo il che può essere facilmente alla portata di tutti e che può dare immense soddisfazioni; sfido chiunque a non gustare maggiormente e trovare più saporito un frutto o un ortaggio coltivato con le proprie mani, soprattutto sapendo che non è mai venuto a contatto con concimi chimici, diserbanti o pesticidi.

 

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